Poesia, giurisprudenza e filosofia per discutere della “questione italiana”

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PESARO – Giovedì 12 febbraio alle ore 17.30, a Pesaro, nella sala del consiglio della Provincia, incontro con Vincenzo Macrì, Antonio Cantaro e Gianni d’Elia su la “Questione italiana” e la ricerca della verità dopo Pasolini”. Si discute di delitti politici partendo dal delitto Pasolini, su cui sono state riaperte recentemente le indagini dalla procura della Repubblica di Roma, e dai rapporti stato mafia, in particolare sui collegamenti dimostrati giudiziariamente tra ‘ndrangheta calabrese e destra eversiva dal golpe Borghese, alla strage di piazza Fontana, a quella di Gioia Tauro e sul ruolo della cosca nella strategia della tensione.
Macrì è stato magistrato di prima linea a Reggio Calabria nei processi di criminalità organizzata calabrese. Dal 1993 per oltre dieci anni ha fatto parte della Direzione Nazionale Antimafia, è stato procuratore aggiunto antimafia, attualmente è procuratore generale presso la Corte di appello di Ancona. Saggista e pubblicista, ha scritto numerosi saggi sul tema della criminalità organizzata, della ‘ndrangheta in Italia e nel mondo, del narcotraffico.
 D’Elia ha dedicato almeno tre saggi a Pasolini: L’Eresia di Pasolini (2005); Il Petrolio delle stragi (2006) e Riscritti Corsari (2008).
Cantaro è ordinario di diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Urbino.

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