Escrementi cani non raccolti, il sindaco Ricci annuncia controlli e multe da cento euro

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PESARO – Per il sindaco: «Ciao, sono Alessandro, ho sette anni e un grossissimo problema». E’ una lettera scritta in stampatello ordinato, rigatura con margini, spaziature prima-seconda elementare. Che dopo il preludio, va dritto al punto: «Abito in via Scaroni e sempre per andare a scuola devo evitare le cacche dei cani sul marciapiede di via Ugolini. Anche stamattina io e mia mamma per andare a messa ne abbiamo contate cinque. E’ ora di fare qualcosa?». Matteo Ricci non se lo lascia ripetere, e nella corrispondenza epistolare annuncia il giro di vite: «Caro Alessandro – risponde il sindaco – la tua lettera è precisa, puntuale e la condivido. Ti ringrazio, perché credo che tante persone maleducate dovrebbero prendere esempio da te. Anche da questi comportamenti si misura il livello di civiltà e il rispetto delle persone. A Pesaro ci sono molti amanti degli animali. Abbiamo 14 sgambatoi, sosteniamo il canile, stiamo lavorando per una spiaggia per i cani. Ma chi non raccoglie gli escrementi non ama la città. E, di conseguenza, neanche gli animali». Così Ricci prima allarga il ragionamento: «Il mio auspicio è che la tua lettera faccia riflettere e vergognare le persone maleducate. Crediamo nel valore della cultura e nell’impegno delle nuove generazioni». Poi vira sulla tolleranza zero: «Il Comune sta mettendo a punto meccanismi sempre più deterrenti, coinvolgendo nel controllo anche i volontari del quartieri. Saremo inflessibili: le sanzioni saranno applicate con rigore. Abbiamo 30 postazioni ad hoc già installate per la raccolta: colonnine con cestini, sacchetti e pannelli informativi. Altre 15 se ne aggiungeranno nei prossimi giorni, finanziate, tra l’altro, con le risorse del premio vinto come ‘Comune riciclone’. Bisogna rispettare il senso civico e vigileremo». La multa prevista? Cento euro.

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