FANO – “Non sappiamo come finirà la madre di tutte le partite, quella che domenica al ‘Mancini’ opporrà i granata alla capolista Maceratese. Troppe sono le variabili in gioco in una gara che sfugge ad ogni pronostico ed è dunque esercizio sommamente aleatorio sbilanciarsi in previsioni di sorta. Ciò di cui siamo invece certi è che bisogna provare a fare lo scalpo ai biancorossi, ancora imbattuti ed a conti fatti battistrada con pieno merito, avendo esibito con continuità sconosciuta alle rivali autorevolezza e forza sin dall’inizio del torneo. Tentare in tutti i modi, con ogni mezzo, fino alla fine, andando oltre le difficoltà che non mancheranno. Perché la vittoria renderebbe elettrizzante la corsa al primo posto, per uno sprint decisivo che è ancora da lanciare e riguarda almeno quattro o cinque squadre. E il successo nello scontro diretto aumenterebbe a dismisura la fiducia in se stesso di un gruppo che ha saputo giungere al prestigioso, importante appuntamento andando ben al di là delle più rosee aspettative della vigilia, convivendo con i propri limiti ed anzi superandoli con sana incoscienza unita a rigorosa applicazione, in un imperioso crescendo di prestazioni e risultati. Se si gioca a calcio, al contrario di quanto accaduto anche da ultimo a Castelfidardo (e prima ancora in diverse altre circostanze, nei vari campacci ed al cospetto dei numerosi ‘spaccalegna’ del girone), l’Alma ce la può fare, possedendo le armi giuste ed avendole messe in mostra con esiti esaltanti in numerose occasioni. Altro elemento del quale siamo convinti è che all’evento occorre esserci. Non sono in effetti ammesse defezioni di sorta neppure da parte dei più tiepidi e saltuari dei tifosi. Presenziare in massa, compatti e vocianti. E’ l’ulteriore imperativo categorico, non meno importante del primo. Non abbiamo in tal senso dubbi che il popolo granata saprà onorare da par suo la gara che andrà in scena sugli spalti, rendendo l’arena una fossa dei leoni che potrà avere anch’essa il suo peso nello spostare gli equilibri sottilissimi di un pomeriggio tutto da vivere. Insieme. Appassionatamente. Librandosi sulle dolci ali del sogno.”
Sandro Candelora