FANO – “E’ comprensibile la richiesta di maggiori informazioni e di chiarimenti, ma dispiace profondamente che si polemizzi sulla presenza di rifugiati a Fano, come fossero elementi di arredo che disturbano il panorama”. Interviene sulle polemiche suscitate dalla presenza di alcuni rifugiati all’Hotel Plaza, riportate oggi dalla stampa, l’On. Lara Ricciatti di Sel.
“Sono sicura che si troverà un equilibrio tra ragioni umanitarie ed esigenze turistiche – continua la deputata fanese -, ma facciamo attenzione a non subordinare questioni di natura umanitaria agli interessi commerciali, ammesso che tali interessi siano realmente messi in discussione dall’accoglienza di pochi richiedenti asilo. Accogliere i rifugiati, gente sfuggita – spesso in modo rocambolesco – da guerre e carestie è un impegno umanitario prima ancora che giuridico. Un impegno che la nostra comunità conosce bene, se non altro per la sua storia legata al mare. Ho letto con sollievo i commenti di alcuni passanti riportati dalla stampa, che dipingono i rifugiati come ragazzi educati e da aiutare. La risposta più bella e spontanea a chi, come la Lega, anche in questo caso non ha perso occasione per alimentare intolleranza e diffidenza verso chi è diverso e in difficoltà”.
“Siamo tutti consapevoli delle difficoltà di tanti italiani – insiste Ricciatti, riferendosi alle affermazioni di Paolini – ma non li si aiuteranno di certo scatenando una guerra tra ultimi, né distorcendo la verità. Non è vero che non si fa nulla per gli italiani, è una affermazione ingiusta nei confronti dei tanti volontari, delle tante amministrazioni comunali e delle istituzioni pubbliche e private, laiche e religiose che quotidianamente sono impegnate a sostegno delle persone in difficoltà”.
“Se alla Lega sta davvero a cuore la sorte degli italiani si impegni in modo concreto per contribuire a cercare soluzioni alla crisi economica, si affianchi ai tanti che lavorano su questo fronte, invece di organizzare comode parate anti-qualcuno. In questo momento di tragiche tensioni le forze politiche hanno più di altri il dovere di agire con responsabilità. Mi auguro che questo appello non cada nel vuoto”.