ROMA – “Ho chiamato una ragazza della mia età, per farle sentire la vicinanza del Paese in questo momento”. La ragazza è Lucia Annibali, l’avvocatessa 36enne sfregiata con l’acido in un agguato ordito, secondo l’accusa, dal suo ex, Luca Varani. L’interlocutore, il premier Matteo Renzi, che al momento dell’insediamento – ha rivelato oggi durante il discorso programmatico al Senato – ha voluto fare tre telefonate simboliche: ai marò, a un amico senza lavoro e a lei. “Sì – conferma Lucia -, Renzi mi ha chiamato ieri, per esprimermi la sua vicinanza e quella delle istituzioni e mi ha fatto un ‘in bocca al lupo’”. “Matteo – racconta il deputato pesarese Alessia Morani, responsabile giustizia dell’ufficio di segreteria del Pd – mi ha chiesto di creare un contatto con Lucia. Ha pensato a lei perché è un simbolo per tutte quelle donne che subiscono violenza e rimangono in silenzio. Lei, invece, una che non si arrende e che vince. E penso che questa sia la peggiore punizione per chi sarà dichiarato colpevole”.
L”in bocca al lupo’ di Renzi è un augurio bene accetto da questa donna attraente a dispetto delle ferite e soprattutto molto determinata. A Pesaro è in corso il processo a carico di Varani e dei due presunti sicari. Il pm, una donna, ha chiesto 20 anni per il primo e 18 a testa per gli altri due. Pena esigua, ha commentato la Annibali, “ma la più alta che il pm potesse chiedere”. In attesa della sentenza, Lucia incrocia le dita. Intanto, l’8 marzo, il presidente della Repubblica le conferirà l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. “È una cosa colto emozionante, sicuramente non succede tutti i giorni, quindi sono molto onorata. Sarà una bellissima giornata”, ha detto in un’intervista alla testata on line dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino. E alle donne ittime di violenza, dà un consiglio: “Non isolarsi, non restare sole, chiedere aiuto, parlare con gli amici, con la famiglia. Dico di denunciare e soprattutto scegliere sempre di circondarsi di persone positive che ti vogliono ene, non che ti vogliono male. Di scegliere una vita migliore…migliore!”.