“Google: Pesaro e Pozzallo mete emergenti per le vacanze? Sbagliato!”

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PESARO – Google Trend, che in molti considerano una fonte sempre attendibile di notizie e statistiche, afferma che le parole “Pesaro” e “Pozzallo” sarebbero fra le chiavi più ricercate in rete per il 2014, in tema di mete per le vacanze. Nascono così notizie fantasiose che fanno il giro della penisola, senza che nessuno si prenda la briga di verificare come si realizzino tali risultati, che basterebbe il buon senso a considerare eccentrici. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, in Germania e Spagna i responsabili dei media sanno che le ricerche su Google sono influenzate da molti fattori, che esulano dalla voce con cui vengono automaticamente categorizzate. “Gozo” e “”Sochi”, che risultano ai primi due posti davanti a Pesaro e Pozzallo, non sono a propria volta mete di vacanza in crescita. La prima ha subito un impennata quando si è diffusa la presenza sull’isola di Angelina Jolie e Brad Pitt per le riprese di un film. Sochi, invece, ha fornito quel risultato perché ha ospitato le Olimpiadi Invernali 2014. Riguardo a Pesaro, l’eco dei casi di cronaca nera e la presenza in città di alcuni eventi sportivi hanno gonfiato il suo risultato, che per Pozzallo, dove è presente un Centro di primo soccorso e accoglienza, è invece legato al fenomeno dell’immigrazione. I dati sul turismo lo confermano: Pozzallo ha avuto una notevole flessione di presenze turistiche, nel 2014. I motori di ricerca sono estrememante utili per l’informazione, ma sono ancora soggetti a supervalutazione di alcune chiavi, nelle statistiche, dovute all’imperfezione del sistema di archiviazione. L’esperto di tecnologie informatiche Maurizio Boscarol scrive su ApogeoOnLine: “Il sistema è imperfetto, perché nelle news sono archiviate fonti molto disomogenee”.

Alfred Breitman

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