PESARO – Aprire uno spaccato sulle vite delle persone costrette a fuggire nel mondo a causa di guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, attraverso la testimonianza diretta di chi le ha incontrate durante le attività di volontariato o di ricerca sul campo e la voce e i racconti di chi si trova nel nostro paese da sempre, ma è figlio o figlia di persone che hanno lasciato il proprio paese di origine. È questo l’obiettivo dei tre appuntamenti gratuiti, curati dalle équipe di Labirinto cooperativa sociale che seguono i progetti SAI nei nostri territori, con il patrocinio della Provincia Pesaro Urbino, per celebrare il 20 giugno Giornata Mondiale del Rifugiato.
“I progetti di inclusione e formazione – ha detto il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci – sono fondamentali per evitare che si creino situazioni di tensione nel territorio. Nel nostro caso c’è sempre stata grande collaborazione tra forze dell’ordine, prefettura e istituzioni. Lo stesso Ministero ha rilevato la validità della gestione parlando di modello virtuoso per Pesaro e Urbino. Anche dopo la riforma delle Province abbiamo voluto portare avanti con responsabilità il nostro impegno perché riteniamo che questi progetti siano utili in termini di inclusione ma anche di inserimento lavorativo, fornendo risposte importanti alle necessità delle imprese del territorio”.
Per Davide Mattioli, presidente di Labirinto cooperativa sociale “Come cooperativa siamo attivi nella co-costruzione nei sistemi di accoglienza da circa 15 anni e con i progetti SAI pensiamo di rendere un servizio al sistema-paese: pensare di accogliere oggi significa essere lungimiranti e contribuire allo sviluppo dei nostri territori attraverso persone che passano attraverso i servizi di seconda accoglienza che scelgono di rimanere nei nostri territori. Le aziende del nostro territorio non trovano più risorse umane qualificate e da qualificare ed una delle attività di maggior successo dei progetti SAI è proprio la formazione professionale e l’inserimento lavorativo. La serie di iniziative che presentiamo oggi rappresenta un modo per costruire nella cittadinanza una consapevolezza maggiore sulle condizioni dalle quali le persone di paesi terzi scappano, sulle condizione che incontrano durante il viaggio e su condizione che vivono anche dopo anni di permanenza in Italia.”
Ad aprire il percorso verso la GMR25 sarà Dalla terra al mare, dal mare alla terra, dialogo tra la volontaria dell’ONG Emergency, Elena Damiani e il ricercatore del Dipartimento di Economia, Società, Politica dell’Università di Urbino Federico Rossi. Durante l’incontro gratuito e aperto a studentesse, studenti e alla cittadinanza, Damiani e Rossi punteranno l’attenzione sulle motivazioni che spingono persone di paesi terzi a migrare e come la comunità nazionale e internazionale si mobilita per fare fronte ai bisogni di chi lascia il proprio paese di origine. L’incontro gratuito si svolgerà venerdì 11 aprile dalle ore 11.30 nella sala del Consiglio “W. Pierangeli” della Provincia di Pesaro Urbino, in viale Gramsci 4, Pesaro (PU).
Elena Damiani in questi dodici anni ha svolto azioni di raccolta fondi e diffusione di una cultura
di pace, diritti e cura, temi centrali per Emergency. È stata volontaria in alcuni progetti sul territorio italiano, come il poliambulatorio di Polistena in Calabria, nel progetto Terremoto Marche e ha partecipato a due missioni di soccorso nel Mediterraneo sulla nave Life Support dell’associazione fondata da Gino Strada.
Federico Rossi si occupa prevalentemente di ricerca sui processi legati all’inclusione e all’esclusione.
Protagonista del secondo appuntamento Vite ferme. Storie di migranti in attesa, ultimo libro di Paolo Boccagni, professore del dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. In dialogo con Eduardo Barberis, professore del Dipartimento di Economia, Società, Politica dell’Università di Urbino, Boccagni illustrerà il suo volume, basato su un paziente lavoro etnografico. Presentando Vite ferme, racconterà la quotidianità delle persone migranti, attraverso le loro parole, fatte di desideri e di frustrazioni, di sogni e di incubi, di presenza e di assenze. L’incontro gratuito e aperto alla cittadinanza, si terrà martedì 13 maggio 2025 alle ore 17.00 nella biblioteca Vittorio Bobbato, Galleria dei Fonditori, 64 a Pesaro.
Paolo Boccagli è professore attivo nella ricerca, didattica, formazione e valutazione su temi legati alle migrazioni e alle mobilità, ricercate o forzate, all’inclusione sociale, alle narrazioni e alle pratiche sociali intorno all’idea di casa e alla ricerca di uno spazio di vita.
Edurado Barberis si occupa prevalentemente di dimensione territoriale delle politiche e dei servizi sociali e dei processi di incorporazione delle persone immigrate, con particolare
attenzione ai contesti extraurbani.
Il percorso verso la Giornata Mondiale del Rifugiato culmina con Black Italiano Fest – BIF, il concerto di venerdì 6 giugno dalle 18.00 al parco Miralfiore di Pesaro – al Teatro Sperimentale in caso di maltempo, grazie alla collaborazione con AMAT. Sul palco dell’anfiteatro in mezzo al parco si alterneranno, Epoque, Amir, tre musicisti accomunati dal genere rap. Il concerto sarà anticipato da un laboratorio di scrittura rap guidato da Amir. Durante le esibizioni saranno presentate le opere di foto-collage realizzate dalle persone migranti beneficiarie del progetto SAI INVICTUS, della provincia di Pesaro e gestito da Labirinto cooperativa sociale.
Chi assisterà al concerto avrà l’occasione di partecipare in anteprima alla presentazione di Parti o Resti, il gioco di ruolo ideato dalle équipe di Labirinto cooperativa sociale che seguono i progetti SAI del nostro territorio. Il gioco, che ricalca dilemmi e scelte di un giovane migrante, è stato presentato nei diversi istituti scolastici della provincia, ed è diventato gioco in scatola che sarà diffuso nelle diverse fiere di gaming di settore.
Tommy Kuti di origini afroitaliane, classe 1989, a due anni si è trasferito con la famiglia in provincia di Brescia ed è un italiano di seconda generazione. Dopo essersi laureato a Cambridge in Comunicazione, è tornato in Italia per dedicarsi alla musica. Ha esordito nel 2012, ma la vera svolta è stata nel 2016 grazie all’incontro con Paola Zukar e Fabri Fibra, e all’inizio della collaborazione con Universal. Nell’autunno 2018 ha partecipato a Pechino Express classificandosi secondo.
Epoque, rapper e cantante afroitaliana classe 1994, ha passato l’infanzia tra Torino, Parigi e Bruxelles, per poi tornare nel capoluogo piemontese, dove ha frequentato le scuole. Inizia a dedicarsi alla musica con costanza anche grazie all’incontro con il produttore musicale Di Gek, classe 1992 e cultore di musica afro, house e hip hop. Insieme, i due hanno creato uno stile urban con sonorità afro e testi conscious, in cui la melodia ha sempre un ruolo importante ma spesso lascia spazio al rap, che diventa uno sfogo.
Amir, nato e cresciuto a Roma, figlio di un immigrato egiziano e di una donna italiana, si avvicina all’Hip Hop all’inizio degli anni novanta. Tra i fondatori del collettivo Rome Zoo di cui hanno fatto parte nomi storici della scena rap romana come Cor Veleno, Flaminio Maphia, Piotta, e molti altri, nel 1999 partecipa a Scienza Doppia H dei Colle Der Fomento, tra i pilastri della musica rap Italiana in cui è presente con una strofa nella traccia Preparati. Nel 2005 inizia a lavorare al suo primo album solista Uomo di Prestigio. Nel 2012 sotto richiesta della Emi Music, compone insieme al team di musicisti The Ceasars la colonna sonora del pluri-premiato film Scialla! di Francesco Bruni, entrando in nomination ai David di Donatello e ai Nastri D’Argento come miglior canzone da film dell’anno; fino ad ora è l’unico rapper ad aver calcato il red carpet del Festival del cinema di Venezia e ad essere ricevuto in una cerimonia ufficiale dal Presidente della Repubblica Italiana.