PESARO – Giuseppe Paolini commenta la prima sentenza del Tar, che ha giudicato «improcedibile» il ricorso di Iniziativa democratica contro la Provincia sulla questione Riceci: «Giustamente gli stessi proponenti si sono sfilati, chiedendo la cessazione della materia del contendere, perché nel frattempo la Provincia ha bocciato il progetto della discarica. Ritenendosi soddisfatti del rifiuto all’autorizzazione dell’impianto. Mi chiedo perché il Comune di Petriano invece, non abbia fatto altrettanto ritirando il suo ricorso al Tar contro la Provincia. E’ un atteggiamento che rischia di inficiare l’esito della conferenza dei servizi. Con il rischio che torni nuovamente tutto in discussione, se malauguratamente fosse accolto». Il presidente riepiloga la situazione: «Con la conferenza dei servizi terminata lo scorso settembre, si è chiuso il procedimento con il diniego della Provincia all’autorizzazione e il rigetto dell’istanza presentata da Aurora». Il rifiuto è stato motivato dall’ente «attraverso solidi punti concernenti le distanze, la tutela integrale delle aree di pertinenza dei corpi idrici e dei corsi d’acqua, la tutela dei crinali e dei versanti, la fascia di rispetto di Rete Natura 2000». La decisione sul ricorso di Aurora al Tar contro il diniego della Provincia è stata rinviata al 19 novembre. Ma prima arriverà l’esito del ricorso al Tar tenuto in piedi da Petriano contro la Provincia. Non ritirato, al contrario di Iniziativa democratica, tra le perplessità di Paolini. «L’accanimento del Comune di Petriano su un ricorso del tutto superato dai fatti e presentato prima della conferenza dei servizi è incomprensibile. E’ svuotato dai fatti, visto che la Provincia ha bocciato il progetto. Ma se ora venisse accolto rischierebbe di azzerare tutto, considerato che il vincolo paesaggistico della Regione ancora non c’è. E che il nuovo Piano dei rifiuti regionali vuole accorciare le distanze e ridurre le tutele, nonostante la Provincia abbia chiesto il mantenimento a 2000 metri e norme di protezione ambientali più stringenti. Il Comune di Petriano non si accorge che non ritirando il suo ricorso inutile fa il gioco di chi vuole la discarica? E che la società potrebbe ripresentare l’istanza e avvalersi delle norme nel frattempo in corso di approvazione da parte della giunta regionale? E il colmo è che per mesi e mesi sono stato attaccato io perché volevo fare la discarica. Surreale».