Quale 2025 per gli artigiani delle Marche? Ecco i risultati dell’indagine CNA

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MARCHE – Preoccupazione, pessimismo ma soprattutto incertezza. Queste le opinioni degli artigiani imprenditori delle Marche per il 2025. E’ quanto risulta da una indagine del Centro Studi Cna in tutte le regioni italiane.

Il sondaggio. Per il 51,2 per cento delle imprese artigiane, micro e piccole delle Marche, prevale l’incertezza. Questo perché la crescita dell’economia sarà influenzata dal protrarsi o meno delle criticità emerse nel corso del 2024. In particolare dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze sul prezzo dell’energia. A questo si aggiunge l’incertezza sulle politiche dei dazi preannunciate da Trump che potrebbero influire pesantemente sulle nostre imprese esportatrici. A vedere comunque nero è il 33,7 per cento delle aziende, secondo il quale l’Italia potrebbe rallentare o incappare in una recessione. Un dato superiore a quello nazionale (28,5%).  Per il 14 per cento delle imprese marchigiane il 2025 sarà uguale all’anno che si è appena concluso mentre solo un esiguo 1,2 per cento è formato da inguaribili ottimisti per i quali questo sarà un anno di crescita più sostenuta rispetto al 2024.

Dall’economia all’azienda.  Se si passa dall’analisi della situazione generale a quello che sarà l’andamento della propria azienda, la musica non cambia. Il 29,5 degli artigiani imprenditori marchigiani prevede che il 2025 sarà per l’impresa che gestiscono un anno molto difficile, come lo è stato il 2024. Risultati in linea con l’anno precedente sono attesi dal 22,1 per cento delle imprese mentre per il 5,8, dopo un 2024 positivo arriverà una flessione nell’anno in corso. A vedere rosa il 10,5 per cento che prevede di proseguire il trend positivo del 2024, ai quali si aggiunge un 2,3 per cento che si aspetta di invertire un trend negativo.  L’incertezza prevale nel 30,2 per cento delle imprese.

I fattori di rischio. “Le imprese” afferma il presidente Cna Marche Paolo Silenzi “temono i costi dell’energia (19,3%), del lavoro (33,7) e delle materie prime (34,9). Ma anche la mancanza di politiche pubbliche di sostegno all’economia (15,7), l’abusivismo (9,6) e la difficoltà a reperire manodopera qualificata (18,1).”

Le conseguenze della crisi sulle aziende. Dalle aspettative degli imprenditori marchigiani emerge un quadro preoccupante. Il 29,6 per cento prevede un calo della produzione e il 23,2 per cento una diminuzione del fatturato. Le conseguenze? Una riduzione degli investimenti per il 40,3 per cento delle imprese, dell’occupazione per il 32,9 per cento e dell’utile lordo per il 32,9 per cento.

Le richieste per la crescita. “Quelle delle micro e piccole imprese marchigiane” commenta Silenzi “sono previsioni che le istituzioni devono ascoltare per attuare interventi finalizzati a sostenere gli artigiani e le micro e piccole imprese. In particolare nelle Marche dove rappresentiamo il 98 per cento del sistema produttivo.  Tra le richieste dei nostri imprenditori per favorire la crescita economica delle loro attività, ci sono migliori condizioni di accesso al credito (18,1%), ina riduzione del costo del lavoro (53%), l’attuazione piena delle misure previste nel PNRR ed anche un maggiore ingresso degli immigrati sul mercato del lavoro (7,2%). Altri fattori di crescita citati sono il miglioramento del quadro economico internazionale (57,8), la riduzione dei tassi d’interesse (27,7), un’inflazione bassa e sotto controllo (34,9)”.

L’addetto Stampa: Sergio Giacchi 335218058

 

MARCHE, PREVISIONI DELLE IMPRESE PER IL 2025    
  Italia Marche
Nel 2025 l’economia italiana registrerà una crescita più sostenuta rispetto a quella del 2024 4,3 1,2
Nel 2025 l’Italia registrerà un ritmo di espansione in linea con quello del 2024 14,0 14,0
Il 2025 sarà un anno di difficoltà. L’Italia potrebbe rallentare o incappare in una recessione 28,5 33,7
È arduo fare previsioni per il 2025. La crescita del Paese sarà ancora influenzata dal protrarsi o meno delle criticità emerse nel corso dell’anno 53,1 51,2
  100,0 100,0
SALDI -10,1 -18,6
Più in particolare, quali sono le aspettative sull’andamento della tua attività nel 2025?  
  Italia Marche
Nel 2024 la mia attività ha conseguito risultati soddisfacenti. Per il 2025 prevedo un’ulteriore accelerazione 11,4 10,5
Dopo un 2024 avaro di soddisfazioni, nel 2025 la mia attività tornerà a crescere 3,9 2,3
Nel 2025 la mia attività conseguirà risultati in linea con quelli del 2024 27,4 22,1
Dopo un 2024 positivo, nel 2025 la mia attività registrerà una flessione 10,5 5,8
Il 2025 sarà un anno molto difficoltoso per la mia attività esattamente come il 2024 19,7 29,1
Non lo so. I risultati della mia attività saranno legati al protrarsi o meno delle criticità emerse nel corso dell’anno 27,1 30,2
  100,0 100,0
SALDI -14,8 -22,1
Sempre a proposito della tua attività, cosa prevedi circa l’andamento dei seguenti indicatori nel 2025 rispetto al 2024?    
  Italia Marche
Produzione -18,8 -29,6
Fatturato totale -17,1 -23,2
Fatturato da esportazioni -21,3 -22,6
Investimenti -31,0 -40,3
Utile lordo -29,4 -32,9
Occupazione -12,6 -22,7
Quali dei seguenti fattori potrebbero agevolare la crescita economica della tua attività nel 2025? (contemplate max 3 risposte)    
  Italia Marche
Il miglioramento del quadro economico internazionale 57,5 57,8
La riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea 30,1 27,7
Migliori condizioni di accesso al credito 22,2 18,1
Un’inflazione bassa e sotto controllo 33,6 34,9
Una riduzione del costo del lavoro 49,0 53,0
L’attuazione piena delle misure previste nel PNRR 15,5 12,0
L’ingresso degli immigrati sul mercato del lavoro 4,6 7,2
E quali dei seguenti fattori potrebbero invece mettere a rischio la crescita economica della tua attività nel 2025? (contemplate max 3 risposte)    
  Italia Marche
L’instabilità politica a livello internazionale 39,3 34,9
Il rapporto con i principali clienti 10,6 15,7
Il rapporto con gli istituti di credito 7,2 6,0
Il costo dell’energia 19,6 19,3
Il costo delle materie prime 31,8 34,9
Il costo del lavoro 32,0 33,7
L’acutizzarsi delle tensioni inflazionistiche 10,3 18,1
La mancanza di politiche pubbliche di sostegno all’economia 23,5 15,7
Il rispetto della normativa ambientale 2,9 1,2
IL rispetto della normativa di settore (escluso l’ambiente) 3,3 3,6
Il rispetto delle certificazioni richieste dal cliente/committente 2,6 4,8
La digitalizzazione 2,1 2,4
La concorrenza nel mio settore 13,6 14,5
Stare al passo con l’evoluzione del settore 4,8 8,4
Abusivismo/concorrenza sleale 18,8 9,6
La difficoltà e di reperire la manodopera qualificata 22,1 18,1
La crisi demografica che sta determinando una diminuzione della domanda per la mia attività 2,7 8,4

 

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