A Fano, con la compagnia Ex Novo, arrivano le “biblioteche viventi”

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FANO – È giovane ma con una lunga storia alle spalle e soprattutto passione e determinazione. Ha sede a Fano la compagnia Ex Novo, erede della tradizione di una compagnia teatrale di famiglia marchigiana con una storia ventennale. Oggi è formata da giovani neolaureati all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma e porta avanti percorsi di ricerca teatrale a partire dal teatro classico, con uno sguardo attento all’innovazione. Per questo Ex Novo è una delle sei compagnie teatrali del progetto nazionale “Ciascuno a suo modo” ideato dall’associazione Oltre le parole con la direzione artistica di Pascal La Delfa, che fa incontrare Pirandello con l’esperienza delle “biblioteche umane”.  

Nell’epoca delle opinioni espresse e brandite compulsivamente, nel tempo dei like facili, il testo di Luigi Pirandello “Ciascuno a suo modo” ci si rivela – come accade ogni volta che ci accostiamo al grande scrittore e drammaturgo – di una sorprendente attualità. Scritto e andato in scena esattamente cento anni fa, oggi il copione è al centro di un itinerario artistico e sociale sostenuto dal Ministero della Cultura – Progetti speciali 2024 Teatro, ideato dall’associazione Oltre le parole (www.teatrocivile.it). Pirandello scrisse quest’opera dopo l’incontro con Jacob Levi Moreno ideatore dello psicodramma ed essa contiene chiari influssi moreniani, non soltanto il nome della “signora Moreno” dato a uno dei personaggi.  

La riscrittura dell’opera è affidata al giovane drammaturgo e regista Liv Ferracchiati (tra i suoi ultimi lavori, La morte a Venezia ha debuttato a luglio scorso al Festival dei due mondi di Spoleto). “Il centro tematico è questo – spiega -: il reciproco influenzarsi della realtà e dell’arte. La mia riscrittura si incentra sulla coppia, reale e di finzione, e la storia viene poi raccontata da personaggi-narratori che danno voce alla pluralità originaria. Mi affascina molto il rapporto tra arte e realtà, credo che da sempre questo binomio sospinga la mia ricerca. Mi appassiona come la finzione, quindi il dato artistico, influenzi la realtà. Spesso ci si sofferma su come la vita sia di ispirazione all’arte, ma ciò che crea in me il cortocircuito è quando l’arte influenza la vita”.

Partendo dal teatro nel teatro pirandelliano e dalla rottura della quarta parete, l’idea a base del progetto è di cercare punti di connessione con le vite di persone comuni le quali, ognuna portando il proprio punto di vista, diventerà un libro aperto narrante la propria storia. Lo si farà a partire da settembre in sei città di sei regioni con i professionisti di sei diverse compagnie teatrali: lo stesso testo sarà portato in scena contemporaneamente da Oltre le Parole a Roma, Compagnia Ex-Novo a Fano, Compagnia STA a Prato, Compagnia Monolocale a L’Aquila, Teatro dei Fliaci a Cosenza, I vetri blu ad Agrigento. Accanto alla messa in scena di “Ciascuno a suo modo” rivisto da Ferracchiati, su ognuno dei territori si svolgerà una sperimentazione che ha i connotati del rito e che punta sul rapporto tra attore/narratore e spettatore/uditore; nella modalità, si ispira alle human library nate un quarto di secolo fa in Danimarca come risposta a gravi episodi di razzismo per sfidare stigma e stereotipi: le “biblioteche umane” – gente comune di ogni provenienza sociale, economica e culturale, autoctona e non – saranno volontari disponibili, proprio come un libro aperto, a raccontare storie e luoghi attraverso il filtro del proprio vissuto. In una società dove la velocità rischia di triturare esperienze e contesti, questa modalità di narrazione implica un ascolto profondo e permette di far circolare storie, idee e visioni destinate altrimenti a disperdersi.   

L’intuizione di connettere le human library al testo pirandelliano si deve a Pascal La Delfa, attore e regista, da decenni impegnato nel teatro in ambito sociale, presidente di Oltre le parole e direttore artistico del progetto: “In un’epoca di social, è necessario che il teatro ritorni ad essere catalizzatore di incontri, di scambi, di contaminazioni: che torni a raccontare, a tu per tu, piccole storie uniche e sorprendenti. Ci fa piacere che l’iniziativa, oltre al contributo del MiC, stia raccogliendo adesioni e sostegni anche da enti, istituzioni e realtà locali, nei diversi territori coinvolti”.

Anche i luoghi saranno non convenzionali: non teatri, bensì ogni luogo in cui l’umanità possa organizzare uno spazio scenico per raccontarsi e in cui gli spettatori occasionali siano invogliati a sostare. Tappa finale sarà Agrigento a fine dicembre: un omaggio alla città capitale italiana della cultura 2025, nel segno del suo più illustre rappresentante.    

 

Aperte le candidature per le human library

Coloro che desiderano avanzare la propria candidatura per partecipare al progetto come “libri viventi” possono visitare questa pagina: https://www.teatrocivile.it/ciascuno-a-suo-modo. Saranno selezionati dai dieci ai quindici narratori/narratrici per ogni territorio, che saranno opportunamente formati/e dai professionisti delle compagnie teatrali. Si può contattare la compagnia teatrale Ex novo ai seguenti recapiti: tel. 328.7165841, email: info@exnovocompagniateatrale.it.

Nella foto allegata: Compagnia Ex Novo di Fano.

 

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