Memorabilia: lo scrittore Antonio Lanzetta alla Memo per la seconda serata della rassegna letteraria

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FANO – Due fratelli, due ragazze uccise a distanza di decenni e una comunità che ha scelto di tacere. Ma i cerchi si chiudono sempre. Un giusto connubio tra horror e gotico americano a cui si aggiunge un pizzico di neorealismo del ‘900 (citando Il Mattino). È il romanzo “Luna rosso sangue” – edito da Newton Compton editori – dello scrittore Antonio Lanzetta che, nella serata di giovedì scorso, è stato protagonista del secondo appuntamento della IX edizione di “Memorabilia – Incontri letterari che lasciano il segno”. La rassegna letteraria organizzata dal Comune di Fano e dal Sistema Bibliotecario della città. E curata anche quest’anno da Innovative Multiservice.

Una storia drammatica ma anche un thriller mozzafiato in grado di tenere il lettore incollato alle pagine. E la vicenda è quella dei fratelli Pietro e Toni Casale, segnati da un evento traumatico negli anni ’90. I Casale conducono una vita ai margini della legalità ma la scomparsa di Luisa, figlia di amici d’infanzia, li mette a dura prova costringendoli a confrontarsi con il loro passato.

Non solo il libro. Con la moderazione di Marco Pettinari (Innovative Multiservice), Lanzetta è stato capace di intrattenere piacevolmente il pubblico attraverso il racconto di aneddoti, modi di scrittura, passione, oltre che per i libri, anche per l’arte, la musica e il cinema. Ad ispirarlo sicuramente “le persone comuni che diventano protagonisti dei miei romanzi”, dice. “Quando scrivo, penso esclusivamente ai personaggi, li lascio crescere, li lascio fare la loro vita”. E poi concludendo: “Voglio vedere la realtà e il mondo attraverso gli occhi dei miei protagonisti”.

Un mondo, quello del crime, che ha affascinato da sempre lo scrittore tanto da meritarsi anche l’appellativo di “Stephen King italiano”. Non solo. I suoi set? Quelli della provincia italiana che diventano cornice di storie dell’orrore. E dove l’invito è quello di “esplorare la dimensione umana” attraverso i libri.

“Memorabilia” è giunto a metà. Sono altri due gli appuntamenti in programma. Presso la Mediateca Montanari, infatti, giovedì prossimo, sempre alle ore 21.00, a lasciare il segno sarà la scrittrice Giulia Scomazzon con il suo libro “La paura ferisce come un coltello arrugginito” edito da Nottetempo (2023) e vincitore del Premio Bagutta Opera Prima 2024. In questo libro intenso e toccante, Scomazzon ripercorre la sua storia personale legata alla perdita della madre a causa dell’AIDS. Con uno sguardo lucido e penetrante, l’autrice esplora il dolore del lutto e la stigmatizzazione sociale, restituendo un’immagine veritiera e complessa della madre e della loro storia.

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