Regione, Marta Ruggeri: “Approvata la legge statutaria contro i cambi di casacca”

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MARCHE – «Con grande soddisfazione posso comunicare che oggi si è concluso in Consiglio regionale l’iter legislativo che ha condotto, anche in questa seconda lettura in aula, all’approvazione all’unanimità della legge statutaria contro i cambi di casacca, che avevo depositato a inizio febbraio scorso e che era stata già approvata in prima lettura nei mesi scorsi», dichiara la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Marta Ruggeri.
La legge statutaria a prima firma Ruggeri, condivisa da tutte le forze politiche in corso d’esame legislativo e ispirata a norme già introdotte nel regolamento del Senato della Repubblica nel 2017 e poi rinforzate con successive modifiche approvate nel 2022, stabilisce che i consiglieri regionali che lasciano il gruppo consiliare a cui appartenevano al momento della loro elezione devono decadere dagli eventuali incarichi a cui sono stati eletti in Ufficio di presidenza dell’assemblea consiliare o all’interno delle commissioni consiliari permanenti.
«Con le modifiche statutarie approvate definitivamente oggi e che ora aspettano solo la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Regionale», continua la consigliera Ruggeri, «finalmente si applicherà, a partire dalla prossima legislatura regionale, una forma di sanzione a quei consiglieri che in corso di mandato tradiscono la fiducia degli elettori che li hanno votati, abbandonando le forze politiche e i programmi per cui erano stati eletti. Infatti, questa legge statutaria prevede che i consiglieri eletti a incarichi in Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa o nelle commissioni consiliari permanenti decadano dai ruoli a cui sono stati eletti laddove decidano di cambiare il gruppo consiliare a cui appartenevano al momento dell’elezione, e questo proprio perché eletti in quei ruoli come espressione di quei gruppi che hanno deciso di lasciare».
«Tutti noi sappiamo che uno dei più antichi mali della politica italiana a ogni livello istituzionale», conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle, «è senza dubbio quello del trasformismo politico, e la nostra regione purtroppo in questo senso non fa eccezione. La legge statutaria approvata in via definitiva oggi, che non comporta maggiori spese per il bilancio regionale, per questo motivo punta a penalizzare attraverso delle misure mirate chi tradisce la fiducia degli elettori che lo hanno sostenuto per perseguire solo i propri interessi personali, e avrà, quindi, la funzione di deterrente per questi comportamenti».

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