MARCHE – Sono stati resi noti oggi i nominativi degli ultimi comuni 2024 che si sono visti assegnare la valutazione per la Bandiera Gialla entrando a far parte della rete dei Comuni Ciclabili FIAB.
Si tratta di Ancona, Corinaldo, Civitanova, Fano, Fermo (new entry), Grottammare, Porto San Giorgio e Porto Recanati. Questi otto comuni si aggiungono così a chiudere l’elenco 2024, ad Altidona, Ascoli Piceno (anch’essa una nuova entrata del 2024), Civitanova Marche, Cupra Marittima, Pesaro, Porto Sant’Elpidio, Mondolfo, San Benedetto del Tronto, Sassoferrato e Urbania, per un totale di ben 18 bandiere gialle FIAB che sventolano per quest’anno nelle Marche.
Grande soddisfazione di parte di tutti per il numero in crescita dei Comuni che aderiscono sempre più numerosi alla rete dei comuni ciclabili. Questa era la terza assegnazione che, come di consueto, avviene nella prima metà dell’anno da parte della FIAB nazionale nell’ordine di arrivo delle candidature e in relazione alla difficoltà di valutazione del report presentato.
Nel pomeriggio di venerdì 5 luglio 2024, a Porto Sant’Elpidio (FM), nella rinnovata bellissima Villa Baruchello, ci si ritroverà tutti insieme anche agli amministratori regionali ed ai vertici nazionali FIAB, per la cerimonia ufficiale in cui avverrà, fisicamente, la consegna delle bandiere a tutti i 18 Sindaci marchigiani della rete.
Gli ultimi comuni ad essere stati valutati erano quelli che hanno presentato le maggiori criticità per la commissione della FIAB nazionale, che lavora insieme ai partner del programma di Comuni Ciclabili: ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani; INU-Istituto Nazionale Urbanistica; Università La Sapienza di Roma, e molti altri sotto il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti.
La candidatura alla bandiera gialla, infatti, non è una corsa ad un unico riconoscimento, come avviene nel caso di altre note bandiere, ma testimonia che il Comune ha deciso di intraprendere un percorso volto a migliorare la mobilità sostenibile, la qualità di vita cittadina, la presenza di infrastrutture ciclabili e la promozione dell’uso dei mezzi pubblici, affiancati da FIAB con i propri esperti della Commissione Tecnico-Scientifica.
Dall’esame che la commissione effettua viene assegnata, quindi, una valutazione in rapporto al percorso che ogni singolo comune intraprende sul tema della ciclabilità e la candidatura si effettua, a tale scopo, su una base di non meno tre anni.
La valutazione si effettua con un punteggio che viene assegnato con un valore che si traduce in un numero che varia da 1 a 5 “Bike Smile” (le faccine sorridenti con il disegno della bicicletta al posto degli occhi).
Questo tipo di misurazione somiglia al più noto sistema di valutazione internazionale di hotel e alberghi, che varia anch’esso da uno a cinque punti, rappresentati però da stelle invece che da “Bike Smile”.
Un comune che presenta un elevato livello di integrazione della mobilità sostenibile in varie forme, una qualità della vita del centro urbano con aree pedonali e verde, mezzi pubblici efficienti e campagne di comunicazione rivolte a questi temi, arriva ad avere assegnati ben cinque “Bike Smile”, come accade nelle Marche per il solo Comune di Pesaro. Un Comune invece che pur non avendo infrastrutture adeguate ma volendo partecipare all’interno della rete dei comuni ciclabili ad una crescita negli anni usufruendo delle opportunità offerte da FIAB, può avere una valutazione anche minore. Ciò significa ovviamente che un comune che presenta sulla propria bandiera un solo “Bike Smile”, o anche solo due, pur avendo assegnato il vessillo giallo di FIAB, non è ancora da considerare un comune davvero ciclabile.
È evidente, quindi, che, così come un albergo ad una o due stelle non può vantarsi di quella valutazione, anche i comuni che rimangono fermi per più anni con valutazioni basse hanno ben poco di cui gioire. Così come un hotel non si vanta di essere ad una o due stelle, un Comune, per quanto apprezzabile che abbia intrapreso un percorso di crescita, non può dirsi soddisfatto se resta fermo a lungo, per anni, con uno o due “Bike Smile”.
Certamente i 18 comuni che hanno scelto di essere affiancati dalla FIAB per una crescita nel campo della mobilità sostenibile sono una eccellenza rispetto agli altri 207 comuni marchigiani che non hanno ancora intrapreso questo percorso importantissimo per il futuro che ci aspetta, ma la FIAB è preoccupata, per quei comuni che negli anni non migliorano la loro posizione, come per le Marche avviene nel caso di Ancona che per il quarto anno consecutivo è ferma a un solo Bike Smile, o nella situazione di Civitanova Marche anch’essa da quattro anni ferma con due Bike Smile nonostante le enormi potenzialità.
Ci sono poi situazioni spiacevoli, come accaduto a Porto San Giorgio che, anche se per quest’anno ha conservato i due Bike Smile grazie all’attività svolta nel 2023, si è rivelata inadeguata ad un percorso di miglioramento verso una mobilità più sostenibile e di attenzione dell’ambiente cittadino, con l’avvenuto taglio di un intero filare di alberi sul lungomare per posizionarvi parcheggi per auto.
Fortunatamente ci sono invece comuni come Jesi o Altidona che migliorano le loro posizioni aumentando il numero dei Bike Smile grazie a politiche vere e concrete di miglioramento della mobilità ciclabile, pedonale o pubblica nei rispettivi centri abitati o città importanti come Ascoli Piceno e Fermo, altri due capoluoghi di provincia, che intraprendono questo percorso con un notevole impegno.