FANO – Si chiama “Showing Vitruvius, un libro all’anno”, il progetto ideato allo scopo di divulgare la conoscenza, attraverso nuovi linguaggi, del trattato “De Architectura” di Vitruvio, fondamento teorico, dopo duemila anni, dell’architettura occidentale.
Da quattordici anni attento a valorizzare la comunicazione del patrimonio storico e culturale alla base della civiltà moderna, il Centro Studi Vitruviano rilancia un’ idea più articolata già avanzata all’amministrazione comunale nel 2022.
Dieci mostre per raccontare ogni anno un libro del “De Architectura” sfruttando, da un lato le moderne tecniche digitali, dall’altro ricorrendo a disegni, dipinti, sculture.
A presentarlo sabato mattina in una conferenza stampa svoltasi presso il Centro Studi Vitruviano, all’Arco d’Augusto, Il presidente del Centro Studi Vitruviano Dino Zacchilli insieme al professor Oscar Mei dell’Università di Urbino e Paolo Clini professore all’Università Politecnica delle Marche.
La prima mostra potrebbe essere dedicata al racconto del terzo libro del “De Architectura”, quindi dedicata ai disegni di Leonardo raffiguranti gli studi sul corpo umano o il disegno stesso dell’Uomo Vitruviano.
Un progetto e una proposta rivolta alla città e alla stessa politica che si appresta a fare delle scelte per il prossimo futuro.
Cristiana Guerra
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