La performance “The Life” di Marina Abramović; “Kagami” di Riūichi Sakamoto e Tin Drum; “Ritornano le lucciole: Spark” di Studio Roosegaarde; “Twin Color” di Murcof e Simon Geilfus; “Rimini Protokoll_Remote Pesaro” di Rimini Protokoll. Poi il CaterCapodanno targato Rai Radio2 con la musica di Colapesce e Dimartino, Valerio Lundini e i Vazzanikki; la cerimonia popolare di inaugurazione con il presidente Mattarella il 20 gennaio 2024 alla VitriFrigo Arena condotta da Paolo Bonolis, il concerto di Max Gazzè e la festa no-stop dedicata a tutte le generazioni; la maxi “Biosfera” tecnologica installata in piazza del Popolo, simbolo e racconto della Capitale italiana della cultura.
Con una conferenza stampa-evento al MAXXI di Roma, Pesaro 2024 presenta il ricco e affascinante programma della Capitale italiana della cultura, fatto di prime nazionali e mondiali, prestigiosi artisti internazionali, musicisti come Baglioni e i Pinguini Tattici Nucleari, gli attori protagonisti della Stagione di Prosa Capitale al Teatro Rossini come Virginia Raffaele, Drusilla Foer, Arturo Brachetti, giornalisti, politici, personaggi come la senatrice Liliana Segre e Ingrid Betancourt simbolo vivente della lotta al terrorismo. Le grandi manifestazioni e i festival del 2024, come il “Buon Compleanno Rossini”, il 29 febbraio, giornata di festa diffusa in onore del genio pesarese, in cui verrà inaugurato uno dei contenitori simbolo della Capitale italiana della cultura 2024: l’Auditorium Scavolini. Poi KUM!, il grande festival diretto da Massimo Recalcati che sbarcherà a Pesaro; WeNature, CaterRaduno, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema. Ancora la 45esima edizione del Rossini Opera Festival, dal 7 al 23 agosto 2024 che, in occasione dell’anno della Capitale, si presenta con un programma mai così ampio, che coprirà un periodo di 17 giorni, 4 in più del consueto. E oltre mille eventi di qualità, per un’esperienza unica che accenderà i riflettori sulle eccellenze e sulle bellezze di tutto il territorio.
“Il 2024 sarà un anno straordinario, che vedrà Pesaro protagonista in Italia e nel Mondo come Capitale della cultura – commenta il sindaco di Pesaro Matteo Ricci -. Un’opportunità storica, che abbiamo deciso di giocarci al meglio, con un programma di levatura mondiale, che accende i riflettori sulle unicità culturali, ambientali, imprenditoriali, enogastronomiche della nostra bellissima provincia. Pesaro 2024 è un progetto collettivo, che abbraccia le due grandi sfide epocali che stiamo vivendo: quella ambientale e quella culturale, centrali nella narrazione del nostro dossier e nella pianificazione del programma. È il racconto di un territorio che ha deciso di giocarsi questa sfida in maniera corale, come una “città orchestra”, dove ognuno di noi, comuni, imprese, associazioni, cittadini, suona il proprio strumento per comporre insieme una melodia di rinascita”. Perché Pesaro 2024 è la provincia nella sua interezza, “che esalta le caratteristiche locali per farle diventare nazionali. Abbiamo deciso di vivere questa esperienza non in maniera egoistica, ma con un macro-progetto ‘50X50 Capitali al quadrato’ che vedrà i cinquanta Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, a turno, Capitale per una settimana”. Filo conduttore del percorso di Pesaro 2024 è la Pace, “Abbiamo dedicato la nostra vittoria alla popolazione ucraina, oggi il nostro pensiero si estende al Medio Oriente e a tutte le persone che stanno soffrendo a causa dei conflitti. Riteniamo che la cultura possa essere la base della libertà, della pace e della democrazia”. Non è un caso se uno dei simboli di Pesaro 2024 è una foglia di ginkgo biloba, protagonista del video proiettato durante la conferenza stampa, “albero della pace e simbolo della natura che resiste”, che il sindaco Matteo Ricci stringeva tra le mani nel giorno della proclamazione di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura.
Simbolo di Pesaro 2024 sarà anche la Biosfera, presentata a Roma con un suggestivo video di presentazione e introdotta dal sindaco Ricci: “Sarà il nostro ‘albero della vita’, un’installazione scultoreo-digitale che mira a coniugare arte e scienza, patrimonio culturale e avanzate ricerche tecnologiche, natura e cultura”. La sfera, con i suoi 4 metri di diametro e milioni di Led, illuminerà piazza del Popolo coinvolgendo gli spettatori in un’esperienza multisensoriale e interattiva. “Sarà al contempo un oggetto scultoreo imponente e un elemento multiforme e cangiante, animato da contenuti visivi e sonori generati attraverso intelligenza artificiale e complessi sistemi di interazione in tempo reale con il pubblico. La Biosfera presenterà in modo innovativo tre tipologie di contenuti principali: la valorizzazione del territorio e della cultura della città di Pesaro, il cambiamento climatico e la congiunzione tra arte e tecnologia”, un progetto supportato da CTE Square, Casa delle Tecnologie Emergenti.
Un anno “straordinario”, che si aprirà all’insegna della musica “con il CaterCapodanno firmato Rai Radio2, un Capodanno culturale alternativo e divertente. Dalle 21.30 fino a tarda notte, in piazza del Popolo e in diretta su Rai Radio2 e sul canale 202 del digitale terrestre, una serata speciale da vivere tutti insieme per respirare ‘La natura della cultura’ e dare il benvenuto al 2024. Sull’Alusfera di piazza del Popolo, saliranno Colapesce e Dimartino, Valerio Lundini e i Vazzanikki, in una serata presentata dagli storici conduttori della trasmissione Caterpillar Massimo Cirri e Sara Zambotti”. Poi la cerimonia d’apertura di Pesaro 2024, “il 20 gennaio, alla Vitrifrigo Arena. Una giornata storica per la città, che si aprirà con il momento istituzionale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e proseguirà per tutto il giorno con spettacoli, food, tanta musica per tutte le generazioni e tra gli ospiti speciali, Max Gazzè”.
L’evento ospitato dal MAXXI, il primo museo nazionale di architettura presente in Italia, si è aperto con i saluti del suo presidente Alessandro Giuli e dell’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor che sottolinea: “Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura saprà affascinare con la sua bellezza e vivacità. La lunga serie di eventi che caratterizzeranno nel 2024 la vita culturale del territorio, sono la testimonianza della capacità della città e della sua Amministrazione di promuovere e condividere forme d’arte e bellezza oltre i confini cittadini. Le sue caratteristiche così uniche, in cui si combinano bellezza naturalistica e vivacità culturale, sono certo sapranno affascinare molti italiani e ospiti internazionali, in questo anno davvero irripetibile. Congratulazioni dunque a Pesaro, al sindaco Matteo Ricci e a tutta l’Amministrazione, con l’augurio che questo prestigioso riconoscimento porti a tutti ispirazione e creatività e con la certezza che gli eventi e le iniziative immaginate e programmate renderanno ancora più speciale la vostra città”.
Presente il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: “Città Creativa della Musica UNESCO dal 2017, Pesaro prenderà a breve da Bergamo e Brescia il testimone di Capitale italiana della cultura e sarà chiamata a dimostrare quanto verranno ben interpretati sia la missione del riconoscimento ottenuto, sia il tema con cui si è candidata: indagare la natura stessa della cultura, espressione autentica della comunità che la genera in cui tutto si tiene, in un armonioso rapporto tra le diverse realtà che la compongono”.
Pesaro 2024 sarà una straordinaria occasione di promozione per la città, provincia e regione. Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura rappresenta un grande orgoglio per la comunità marchigiana ed è un riconoscimento al ruolo che la nostra regione può ricoprire. La città di Rossini e tutto il suo comprensorio sono eccellenze globali, un territorio connotato dalla presenza di figure straordinarie e da una bellezza paesaggistica incantevole che merita la copertina di questa importante iniziativa”.
Uno degli attori principali del percorso di candidatura della Capitale italiana della cultura 2024 è Gianni Letta, presidente della Fondazione Rossini: “Non c’è nessuno a Pesaro che non sappia di essere concittadino di Rossini, e non senta perciò l’orgoglio di vivere nella ‘Città della Musica’. La cultura come valore aggiunto dell’identità, ma anche come fattore di sviluppo grazie alla mobilitazione di tutte le Istituzioni cittadine. Un esempio virtuoso, riconosciuto e premiato. Anche perché assunto a base del programma che ha consentito a Pesaro di vincere la gara per la “Capitale italiana della cultura 2024”. Un programma basato sull’integrazione, sull’innovazione, sullo sviluppo socio-economico, nella condivisione tra pubblico e privato, in una prospettiva territoriale più ampia che integra la cultura al paesaggio, all’ambiente, alle bellezze artistiche, al mare, alla campagna della città e della sua bellissima provincia. Un modello che è un messaggio per tutta l’Italia”.
Nel pomeriggio, moderato dalla giornalista Rai Serena Bortone, l’intervento del vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune Daniele Vimini: “Pesaro arriva all’appuntamento di Capitale italiana della cultura forte di un percorso di anni di crescita delle proprie infrastrutture culturali e immateriali. La rete dei musei si è notevolmente arricchita e diversificata fino a diventare un vero e proprio museo della città diffuso, con luoghi rinnovati – come il Museo Archeologico Oliveriano che raccoglie la storia dalla civiltà Picena allo splendore Romano di Pisaurum Felix e come il Centro Arti Visive Pescheria, ora principale polo del contemporaneo dell’area adriatica – confermato anche dalla presenza sul territorio di numerosi artisti internazionali. Allo stesso tempo la lettura, tema che vive di un polo rinnovato che tiene insieme biblioteche storiche contemporanee e sale di lettura altamente specializzate nei quartieri e all’avanguardia nei progetti digitali, di inclusione e di accessibilità. Tutto ciò fa da sfondo ideale a un tessuto creativo che, a Pesaro, vede ormai agire da tre generazioni poeti e scrittori affermati a livello nazionale e oltre. In ultimo lo spettacolo dal vivo vero motore trainante della ‘città orchestra’ mood della nostra candidatura nonché del riconoscimento del 2017 di Città Creativa della Musica UNESCO. Un punto di ripartenza verso il risultato della Capitale che vivrà delle grandi realtà dei nostri Festival, dal ROF alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, fino al GAD- Festival Nazionale di Arte drammatica. Ma anche di sfide che guardano al futuro come la Sonosfera®, teatro ecoacustico unico al mondo che racconterà l’approccio scientifico a partire dal suono al contrasto al cambiamento climatico, come l’arte e la sapienza anche musicale nascosta nel genio dell’urbinate Raffaello Sanzio. In ultimo la sfida della Biosfera, infrastruttura multimediale unica al mondo, che a oltre cinquant’anni dalla rivoluzione delle sculture in città, proprio a partire da una Sfera come quella di Arnaldo Pomodoro, pone al cittadino passante – questa volta attraverso la tecnologia – nuovi interrogativi e nuove sfide di interazione su se stesso, sul mondo e sui cambiamenti che lo attraversano”.
Presenti anche Agnese Pini, direttrice QN: “Sono molto contenta che QN sarà vicino alla Capitale e che accompagnerà Pesaro in questa lunga cavalcata. Una città che ha un forte legame con Il Resto del Carlino, nelle cui pagine racconteremo le varie sfumature della cultura che si respirano a Pesaro e le sue emozioni” e Simona Sala, direttrice Rai Radio2: “Il CaterCapodanno è solo la prima importante tappa della collaborazione tra Rai Radio2 e Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura. La consuetudine del CaterRaduno e della trasmissione Caterpillar, in questi anni, ha gettato le basi per un rapporto sempre più stretto tra i cittadini di Pesaro e Radio2, un rapporto che è cresciuto anche sulla condivisione di valori, stili di vita e tanta, tanta musica. Condividiamo con Pesaro e con il suo Sindaco l’idea dell’importanza di una cultura diffusa, inclusiva e in dialogo con l’ambiente che ci circonda e anche la scelta degli artisti protagonisti di questo Capodanno va in questa direzione e promette tanto divertimento. Vi aspettiamo in piazza e in diretta su Rai Radio2 e il canale 202 del DTT”.
A entrare nel dettaglio del programma è il direttore artistico di Pesaro 2024 Agostino Riitano: “La cultura nelle città contemporanee è divenuta una risorsa primaria, un ingrediente fondamentale per motivare i cittadini alla sperimentazione e all’esplorazione di nuovi modelli di sviluppo, con questo presupposto abbiamo affrontato la progettazione di Pesaro 2024. Sono convinto che l’attuazione del programma culturale, 329 eventi in 365 giorni di programmazione con circa 150 artisti, sarà uno strumento efficace per accrescere forme di confronto tra tutti gli attori che hanno un ruolo significativo nella trasformazione culturale della comunità pesarese e della sua Provincia. Come direttore darò il mio contributo, insieme al team della Fondazione Pescheria, ad innescare questo processo di condivisione e innovazione diffusa integrando competenze e poetiche singole in un unico sistema organico collettivo. Pesaro 2024 è dedicata al tema ‘La natura della cultura’, che ci consentirà di esplorare le relazioni contemporanee fra natura, arte e tecnologia, ovvero le principali sfide dell’attualità. Il programma è suddiviso in cinque sezioni: la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa, vivente della cultura. Ospita linguaggi ed estetiche differenti e complementari: ‘Kagami’ di Riūichi Sakamoto e Tin Drum (prima nazionale) leggendario compositore giapponese pioniere del pop computerizzato che ha lasciato in eredità questa straordinaria opera d’arte di realtà mista mai sperimentata prima; Marina Abramović con la performance ‘The Life’ (prima nazionale) un incontro allo stesso tempo intimo e digitale con l’artista; ‘Ritornano le lucciole: Spark’ di Studio Roosegaarde (prima nazionale) una performance poetica in cui migliaia di piccoli lucciole biodegradabili richiameranno ai temi ecologici globali; ‘Twin Color’ di Murcof e Simon Geilfus (prima mondiale) composizione musicale originale che esplora ambienti ultrarealistici e naturali nella Sonosfera®, anfiteatro tecnologico unico al mondo per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica; ‘Rimini Protokoll_Remote Pesaro’ di Rimini Protokoll, una delle compagnie internazionali più influenti del teatro contemporaneo, ci consentirà di guardare la città con occhi nuovi”.
L’evento al MAXXI è un primo assaggio di quello che accadrà a Pesaro nel 2024. Un momento conviviale all’insegna della cultura arricchito dalla performance del sound artist e ricercatore indipendente Luca Pagan “Multi-Node Shell”, un’architettura corporale composta da biosensori, per esplorare le possibilità che il suono ha di agire come linguaggio, attraverso la percezione del movimento del corpo. Poi la musica targata Rossini Opera Festival con Francesco Auriemma, accompagnato da Alessandro Uva al pianoforte, e il dj set finale di Fabio Luzietti di Radio Città Futura.
Nota golosa: i presenti alla conferenza hanno potuto gustare la “Sinfonia”, pralina con ganache al vino di visciole dedicata a Pesaro 2024 da Paolo Staccoli, Maestro Pasticcere e Cioccolatiere Ambasciatore APEI.
La grafica di Pesaro 2024.
Il visual è firmato da Cristina Spanò, illustratrice e fumettista italiana che vive a Barcellona. L’illustrazione parte dall’interpretazione del dossier di candidatura, è modulata sui colori della Capitale e dà forma ad alcuni dei simboli più iconici della città: le mani che si stringono (elemento presente nel logo istituzionale), il violino per la Città Creativa della Musica UNESCO, la rosa di Pesaro (rimando alla celebre produzione locale ceramica del Settecento), le foglie di quercia (omaggio alla signoria dei Della Rovere), il libro per ‘Pesaro Città che Legge’ (riconoscimento ottenuto dal 2017), la bicicletta per la Bicipolitana, la Medusa di Ferruccio Mengaroni capolavoro dei Musei Civici.