FANO – Il benessere dei propri dipendenti continua ad essere al centro delle attività di Techfem SpA, realtà specializzata in engineering & project management.
Lunedì 2 ottobre, nella sede centrale di Fano, andrà infatti in scena la fase conclusiva del progetto “Ti abbiamo a cuore” che la realtà ha messo in campo per analizzare i fattori di rischio e prevenire il manifestarsi di malattie cardiovascolari dei dipendenti di età compresa tra i 40 e 69 anni.
Progetto che nel mese di luglio ha visto il primo step: la seduta informativa sulle malattie cardiovascolari e introduzione al modello SCORE per il rischio cardiovascolare a cui hanno partecipato tutti i dipendenti. La “lezione” è stata tenuta dal cardiologo Andrea Pozzolini ed è stata trasmessa in diretta digitale anche nella sede di Lamezia Terme e nei 10 cantieri presenti in tutta Italia. “La prevenzione nel luogo di lavoro – ha spiegato Pozzolini – dimostra lungimiranza ed è molto importante perchè queste malattie hanno un grande impatto sociale”.
Lunedì, a partire dalle 8.10, l’atto conclusivo con le analisi del sangue ed elettrocardiogramma che saranno effettuati direttamente in Techfem dal personale del BioLab di Fano anche con l’ausilio di una unità medica mobile. A questa seconda fase hanno aderito 84 dei 117 dipendenti a cui è destinato il progetto con una percentuale di adesione molto alta (71,8%). Di questi 84 sono 40 i dipendenti della sede di Fano che effettueranno gi accertamenti mentre i restanti 44 sono suddivisi tra Lamezia Terme (che ha effettuato i controlli lo scorso 23 settembre) ed i cantieri (tra cui Foggia, Ravenna, Benevento, Teramo, ecc) che saranno controllati tra il 2 e il 6 ottobre grazie a convenzioni con centri medici del territorio.
“Siamo rimasti favorevolmente colpiti dall’adesione dei dipendenti – spiega l’RSPP di Techfem, Andrea Vitali – segno che questo progetto di prevenzione sia stato particolarmente apprezzato. L’idea di questa attività ha le sue radici nei drammatici dati sulle morti collegate alle patologie cardiovascolari in Italia, responsabili del 34,8% di tutti i decessi. Abbiamo così deciso di attuare un progetto che unisce welfare aziendale e prevenzione”.
L’azienda conoscerà, in forma anonima, solo i risultati globali: numero di adesioni, dei lavoratori a rischio, diversità dei gradi di rischio, ecc.
“Mi piace sottolineare come la nostra società – dice il CEO di Techefm Federico Ferrini – sia anche cardioprotetta in quanto nel 2021 abbiamo installato un defibrillatore sia nella sede di Fano sia in quella di Lamezia Terme ed inoltre siamo sempre più impegnati non solo sul fronte della sostenibilità sociale ma anche ambientale con progetti in ambito idrogeno verde e rinnovabili innovative”.