«È il primo tassello importante di un percorso più ampio, che porterà nuovi progetti e servizi per le persone con demenze e Alzheimer; uno strumento necessario per permettere alle famiglie sia di districarsi tra le procedure esistenti, sia di scegliere le migliori opportunità disponibili, in un momento particolarmente doloroso e complesso della propria vita». Il presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 e assessora alla Solidarietà di Pesaro Luca Pandolfi ufficializza il nuovo servizio che integra, da oggi, il Punto Unico di Accesso (il PUA – luogo di accettazione territoriale integrata della domanda socio-sanitaria).
Uno “sportello” dedicato al tema importantissimo delle demenze ed Alzheimer per il quale sarà garantita la presenza di un assistente sociale nelle sedi del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) del distretto di Pesaro, «nell’ottica di una concreta integrazione sociosanitaria»: nella Casa della Salute a Montecchio di Vallefoglia; nel centro diurno “Giardino dei Ricordi” presso la RSA di Galantara.
«È prioritario investire in servizi – sottolinea Pandolfi – rivolti a categorie di cittadini sempre più numerose nel nostro territorio, anche per l’innalzamento dell’aspettativa di vita dei marchigiani. Potenziare il Punto Unico di Accesso, è la prima parte del nostro programma di investimenti dedicati alle demenze ed all’Alzheimer. Progetti di servizi che, pur rientrando nelle competenze della sanità, assumono una rilevanza sociale per le famiglie e la comunità tutta».
L’assistente sociale sarà a disposizione di pazienti e familiari del CDCD, e fornirà un servizio di sportello per informazioni ed orientamento ai servizi sociosanitari, disponibili per questa tipologia di utenza. Sarà possibile contattarla, per informazioni ed appuntamenti (solo su prenotazione), al numero 338.7198261 dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14.
«In questi anni l’Ats 1 – precisa Pandolfi – ha realizzato azioni volte all’integrazione dei servizi sociosanitari, creando percorsi virtuosi con la sanità territoriale prima, e con l’Azienda sanitaria territoriale (Ast), oggi. Un’integrazione che, ne territorio, ha il suo punto centrale nell’Unita operativa sociale e sanitaria, un unico livello locale di governo, che coordina e integra le diverse funzioni e azioni territoriali degli interventi».
Insieme all’Ast, l’Ambito condivide i progetti sul territorio rivolti alle disabilità, agli anziani, alla famiglia, ai giovani e alla violenza di genere. «In particolare per quelli elaborati per ragazze e ragazzi – aggiunge – abbiamo aperto le nostre progettualità alle collaborazioni con i servizi specifici della sanità territoriale; come accaduto per le azioni di Animazione di strada attivo sul territorio e con il progetto PassaParola delle scuole».
Un “fare rete” che ha riguardato anche azioni per contrastare la violenza di genere e a sostegno dell’infanzia: «Dal 2022 abbiamo costituito l’importante rete Virginia che rafforza la tutela e presa in carico delle donne vittime di violenza. Sui minori sviluppiamo progetti tra Consultorio e il Centro per le famiglie, ed è stata appena rinnovata la collaborazione all’interno del progetto “Pippi”, che prevede la presa in carico interdisciplinare e di rete, a sostegno delle famiglie fragili e finanziato dal PNRR sociale».
PNRR che ha sostenuto, premiandoli con il finanziamento, lo sviluppo di progetti di autonomia delle persone con disabilità presentati dal Comune di Pesaro, capofila dell’ATS1. «Abbiamo fortemente voluto potenziare l’UMEA (l’Unità multidisciplinare per la tutela della disabilità adulta) con figure di assistenti sociali ed educatori e con l’acquisto di pc e di piattaforme per test diagnostici. Numerose e diverse azioni che si muovono tutte verso un unico obiettivo: fare rete, per efficientare i servizi, migliorarli, aumentarli e dare sostegno alle persone più fragili e alle loro famiglie» ha concluso il presidente del comitato dei sindaci.