FERMO – E’ stato il Teatro dell’Aquila di Fermo, uno tra i più imponenti dell’Italia centrale, ad ospitare l’evento nato “Per riflettere e sottolineare la storia, la cultura, le tradizioni e le testimonianze della comunità marchigiana allo scopo di rafforzarne la conoscenza e il senso di appartenenza”: “La Giornata delle Marche”.
Giunta alla sua diciottesima edizione, quella del 2022 ha avuto come oggetto la sanità, al primo posto tra gli obiettivi della Regione, ed uno fra i temi da sempre più caldi del panorama nazionale, un problema cronico e di grande attenzione: “Sanità che cambia, più vicina ai cittadini e ai territori”.
“Una tra le sfide più importanti dell’amministrazione che guido”, ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che da poche settimane, dopo quasi venti anni, ha approvato la riforma degli enti sanitari, cercando di costituire un piano sanitario adatto alle esigenze attuali dei cittadini, limitando quanto più possibile eventuali errori con il coinvolgimento del Governo centrale.
Un appuntamento ricco di riflessioni in cui è stata fatta un’analisi della situazione attuale, da cui sono scaturiti spunti e nuove idee che ha sottolineato il passaggio storico verso una riforma sanitaria e che ha visto l’importante partecipazione del Ministro alla Salute Orazio Schillaci.
Diversi gli interventi istituzionali che si sono susseguiti nel corso del pomeriggio e che ha visto protagonisti, oltre il sindaco di Fermo Calcinaro e Franco Nicoletti dell’Associazione dei Marchigiani nel mondo collegato dal Lussemburgo, gli Assessori Regionali Saltamartini e Baldelli, Borromei e Calcagni rispettivamente Presidenti dell’Ordine dei Medici della Provincia di Ancona e Fermo e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Silvestrini.
Un’occasione per confrontarsi sul percorso intrapreso dalla Regione, raccontare i traguardi raggiunti, analizzare la situazione partendo dalle carenze esistenti, specialmente dopo l’emergenza pandemica, dal problema delle risorse, della mancanza di personale e della stabilizzazione dei precari, fino ad arrivare agli obiettivi futuri, per dare una risposta alle categorie sociali più deboli e rendere la sanità un diritto di tutti.
Il pomeriggio è proseguito poi con la consegna della massima onorificenza della Regione, il “Picchio d’Oro”, quest’anno consegnata al professore di Anatomia Umana Saverio Cinti, impegnato in progetti di ricerca per la lotta ai tumori ed altri gravi patologie.
A seguire il Premio “Presidente della Regione Marche” consegnato a Stefano Papetti docente di Museologia presso l’Università di Camerino.
Cristiana Guerra