FANO – “Diciamo no alla proposta di un mega impianto fotovoltaico al confine tra Fano e Cartoceto. Abbiamo espresso la nostra contrarietà con un documento inviato venerdì alla Regione Marche”. Seri alza le barricate contro la realizzazione di un parco fotovoltaico di 45 ettari da parte della TEP Renewables S.R.L con sede a Palermo che ha già depositato il progetto al Ministero della Transizione Ecologica e rientrante nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato di Energia e Clima).
“La nostra contrarietà è nettissima – ribatte Seri -. Se è vero che siamo in un momento in cui è necessario attuare una politica energetica che faccia leva sulle fonti rinnovabili, è altrettanto vero che non si deve confondere questa visione con il mero interesse economico. Penso che ci siano molte soluzioni che contrastino l’impatto ambientale e sfruttino spazi inutilizzati che possono essere riconvertiti a questa funzione. Questo territorio ha già dato molto e non può ancora essere ferito. Faccio riferimento alla centrale elettrica e al suo raddoppio con l’Adriatic link. Questa ipotesi è davvero esagerata e questa comunità merita rispetto. Abbiamo già inviato alla Regione il nostro parere negativo e nei prossimi giorni organizzerò un incontro con il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi e il presidente della Provincia Giuseppe Paolini affinché ci sia una totale convergenza nell’opporci a questa ipotesi. Sia chiaro, noi faremo di tutto per ostacolare questo progetto”.
Nel merito del dossier consegnato alla Regione Marche inerente alle osservazioni per la procedura di VIA, il vicesindaco Cristian Fanesi sottolinea che: “abbiamo evidenziato forti perplessità sia sulla localizzazione sia sotto il profilo delle dimensioni di questo impianto agrivoltaico che propone una potenzia di 28, 38 MW prevalentemente esteso sul territorio della nostra città. E’ evidente come questo progetto vada a contaminare e deturpare il contesto ambientale e collinare della zona in cui dovrebbe essere realizzato. Del resto, sarebbe il più grande parco fotovoltaico mai approvato nel nostro territorio”.
Fanesi poi va a snocciolare quelle che sono le motivazioni per cui non dovrebbe e potrebbe essere approvato: “Innanzitutto questo parco fotovoltaico non è conforme alle linee guida del nostro Prg e ricadrebbe su aree di versante, definite non idonee dalla stessa Regione Marche con Deliberazione n.13 dell’Assemblea Legislativa del 30/9/2010. Inoltre, appare alquanto misterioso il fatto che si possano coltivare sotto i pannelli fotovoltaici le culture indicate specie su un terreno scosceso con pendenze superiori a 10°. Come cornice normativa va tenuto conto che mancano decreti attuativi per l’impiantistica legata a tipologica agrivoltaica. In aggiunta, nello studio di impatto ambientale viene menzionato il Comune di Foggia, completamente diverso per tipologia e morfologia dal nostro. Questi elementi sono più che sufficienti per evidenziare l’inopportunità e l’impossibilità a procedere all’approvazione da parte della Regione Marche”. Infine Fanesi e Seri rimarcano anche un radicato dissenso sull’ubicazione, tenuto conto che “già il progetto Adriatic Link avrà un impatto molto forte per quella comunità e questo parco fotovoltaico creerebbe una sovrapposizione inaccettabile sia sotto il profilo ambientale e dell’inquinamento elettromagnetico. E’ utile ricordare che anche i cittadini possono inviare le loro osservazioni entro l’8 di ottobre direttamente al Ministero della Transizione Ecologica. Deve essere chiaro che ci opporremo in tutte le sedi per scongiurare questo parco fotovoltaico che non ha ragione di essere realizzato, così come proposto”.