FANO – Dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia a Fano. L’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, forse il disegno più celebre al mondo e canone rinascimentale della bellezza perfetta, esce virtualmente dal luogo storico in cui è conservato dal 1822 mostrandosi per la prima volta in assoluto in una versione digitale e tridimensionale ad altissima definizione, grazie al lavoro di un team specializzato di ricercatori. “Perfecto e Virtuale, l’Uomo Vitruviano di Leonardo” è una vera e propria mostra-spettacolo dove il visitatore può godere appieno della celebrità di quest’opera. L’appuntamento è dal 24 ottobre al 16 novembre 2014 nella chiesa di San Michele, uno dei monumenti rinascimentali più significativi della città. Ma perché proprio a Fano? La scelta non è casuale: l’architetto di Augusto, Marco Vitruvio Pollione, nel suo famoso trattato De Architectura, descrive le proporzioni dell’uomo perfetto. Leonardo fissa per sempre con il disegno le parole di Vitruvio in quella che è una delle icone artistiche per eccellenza. E nella cittadina marchigiana l’architetto romano ha progettato e costruito il suo unico edificio (una basilica non più esistente). Per questo motivo è nato il Centro Studi Vitruviani, che si occupa di ricerca e documentazione sull’opera di Vitruvio e organizza la mostra ritenendo il disegno di Leonardo simbolo stesso della fortuna e dell’influenza del famoso trattatista e architetto nel Rinascimento e nei secoli successivi.
Dalla sua antica realtà bidimensionale l’Uomo Vitruviano, ormai parte del nostro quotidiano (dalla moneta da un euro, alle divise degli astronauti della Nasa, fino a innumerevoli spot pubblicitari dei prodotti più disparati), si trasferisce in un contesto suggestivo fatto di ologrammi, multi-touch screen, proiezioni, filmati e giochi interattivi, cercando così di diventare familiare e fruibile per un pubblico di tutte le età, pur mantenendo la propria rigorosità scientifica. Particolare anche l’allestimento che si distribuisce spazialmente ripercorrendo i segni principali del disegno leonardesco. Nella prima sala del complesso di San Michele, il visitatore inizia la mostra con una passeggiata nella genesi geometrica del famoso disegno, proveniente dalla collezione del pittore e scrittore milanese Giuseppe Bossi, e nella storia del suo autore, grazie anche ad altri studi di proporzione del corpo umano firmati da lui stesso intorno al 1490. Per poi dare il via all’interazione digitale vera e propria con l’opera di cui è possibile vedere, con un semplice tocco su un touch screen, i dettagli più nascosti e impercettibili all’occhio umano, come il tratto della matita di Leonardo e la consistenza della filigrana del foglio su cui è stato disegnato. Nella seconda sala si fa spazio a nuove tecnologie di comunicazione: l’Uomo Vitruviano diventa contemporaneo e visibile in 3D attraverso un ologramma che ruota a 360° proiettando il disegno a grandezza originale (34 centimetri circa). Un nuovo modo ultramoderno per ammirare l’opera d’arte così come solo l’autore poteva fare al momento della sua realizzazione. Il divertimento e l’esplorazione delle proporzioni ideali continua con il mirroring interattivo, un gioco mimico che mette a confronto le forme di ogni visitatore con quelle dell’Uomo Vitruviano, con sistemi di natural interaction e computer vision sviluppati ad hoc. Basterà salire su un tappeto a pavimento per scoprire quindi quanto ognuno di noi si avvicini alle misure della perfezione classica.
La mostra è a cura di Annalisa Perissa Torrini, direttrice del Gabinetto dei disegni delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e ideata e coordinata da Paolo Clini (Univpm Ancona). L’acquisizione del disegno in HR e la sua elaborazione tridimensionale è stata realizzata da: Marco Gaiani e Fabrizio Ivan Apollonio (Università degli Studi di Bologna), Massimo Zancolich (Tabula Rasa), Mirko Barone (3dxcite). Hanno collaborato Paolo Clini e Gianni Plescia (Univpm Marche). Gli allestimenti tecnologici sono stati realizzata da EVE spin off srl. La progettazione e la grafica dell’allestimento è stata curata dagli arch. Anna Paola Pugnaloni e Adriana Formato. Il modello 3D dell’uomo vitruviano è stato realizzato da Fabio Severini.
Presentazione della mostra
Venerdì 24 ottobre, h. 16.30, con intervento di Annalisa Perissa Torrini, curatrice della mostra, Paola Salvi, studiosa dell’Accademia delle Belle Arti di Brera (Mi) e Paolo Clini, docente della facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Seguirà visita guidata.
Ingresso libero
Orari di apertura
Giorni feriali h. 17-19.30
Sabato e domenica h. 10.30-12.30 / 17-19.30
Mattina solo su prenotazione per scuole e gruppi.
(tel. 338.4234702 oppure 328.3790087)
www.centrostudivitruviani.org, info@centrostudivitruviani.org
Organizzata da
Il Centro Studi Vitruviani di Fano, il Dipartimento di Ingegneria civile edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e il Comune di Fano – Assessorato alla Cultura.
In collaborazione con
La Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico per il Polo museale di Venezia e dei Comuni della Gronda lagunare ed il Dipartimento di Architettura Alma Mater Studiorum dell’Università degli studi di Bologna.
Con il patrocinio
Del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, della Regione Marche e dell’Assemblea regionale delle Marche.