FANO – “Ci risiamo: il consiglio comunale calendarizzato per il prossimo 28 ottobre sarà cancellato. A Fano, la civica assise non viene convocata se non ci sono da discutere delibere proposte dalla Giunta, come se si trattasse di un organo passacarte di Sindaco e assessori. Gli atti dei consiglieri, soprattutto di minoranza, sono considerati evidentemente di serie B dalla presidente Cecchetelli, anche se sono urgenti e hanno scadenza temporale imminente.
Avevamo depositato un’interpellanza per chiedere conto delle misure di prevenzione e vigilanza predisposte in vista della notte di Halloween, che negli ultimi anni si è caratterizzata per atti vandalici di gravità non trascurabile, ma ne discuteremo quando dolcetti e scherzetti saranno digeriti da un pezzo. Tra l’altro, nel precedente consiglio del 14 ottobre, ci è stata negata dalla presidente la discussione di un’interrogazione orale urgente sullo stesso tema, con l’invito a protocollare un documento per la seduta successiva…che poi è stata cancellata. Insomma, oltre al danno la beffa!
Per fortuna ci ha già pensato l’on. Rossini ad allertare la prefettura, che si è sempre distinta per l’ascolto delle esigenze del territorio. Di questa disponibilità, non ci risulta che il Sindaco abbia approfittato per chiedere dispositivi efficaci di prevenzione e sicurezza in vista del 31 ottobre.
Un altro tema che verrà nuovamente rinviato sarà quello dei canoni richiesti alle piccole attività commerciali che si trovano, loro malgrado, all’interno di aree del demanio marittimo, anche se non più funzionali ai fini portuali. Nello scorso consiglio non è stato possibile discutere la nostra interpellanza perché il vicesindaco Fanesi era inspiegabilmente assente e non ci è stata usata neppure la “cortesia” (leggi: il diritto) di sapere il motivo, posto che le assenze degli assessori vanno giustificate secondo regolamento. Ora sarà il PD a dover spiegare agli esercenti interessati per quale motivo anche stavolta non riceveranno uno straccio di risposta.
Come se non fosse bastata la volontà di impedire il confronto in presenza, ora Sindaco e assessori rifuggono anche quello online. Invece di preoccuparsi per l’evidente immobilismo dell’Amministrazione che non riesce a produrre alcuna decisione politica di rilievo per la città, si arriva persino a mettere il bavaglio all’opposizione”.
Tommaso Mazzanti
Francesco Panaroni
Giovanni Fontana