FANO – “Settant’anni fa il nostro Paese ha vinto la barbarie nazifascista. Settant’anni fa è stata scritta una delle pagine più importanti della nostra storia, in cui la luce ha sconfitto le tenebre. Il patriottismo, la voglia di riscatto, l’affermazione della dignità, la sete di libertà – al di là delle appartenenze politiche, sociali o religiose di ciascuno – devono muovere la condotta di tutti anche al giorno d’oggi: sono valori fondamentali che non devono disperdersi nel passaggio generazionale. Resistere per poi ripartire e ricostruire è più che mai necessario oltre che attuale. Il sacrificio di chi ha donato la vita per il prossimo non deve rimanere vano ma, anzi, muovere la condotta di ciascuno. Il settantesimo anniversario della Liberazione è una celebrazione importante per non dimenticare chi ha perso la vita, come Renata Marconi e Temistocle Paolini, due bambini di 14 e 8 anni uccisi barbaramente il 22 settembre del 1943 da un militare dell’esercito tedesco che sparò contro la folla che chiedeva solo cibo e vestiario. O come Leda Antinori, eroina fanese della guerra partigiana, caduta il 3 aprile del ’45 all’età di 18 anni, il cui nome è portato con orgoglio dall’associazione nazionale dei partigiani di Fano. Ma è lungo e indelebile l’elenco di nomi ricordati nella nostra città in via Ceccarini, nei giardini della Rocca Malatestiana, in viale Buozzi e da quest’anno anche nei giardini “Biancheria-Morelli” dove verrà collocato un nuovo monumento della Resistenza realizzato dall’artista Michele Ambrosini. Tutti nomi da non dimenticare per vivere meglio l’oggi e progettare un domani migliore”.