FANO – Giovedì pomeriggio alle ore 18 nella Sala San Michele in via Arco d’Augusto 2 a Fano, verrà presentato il plastico ricostruttivo dell’Arco d’Augusto. Interverranno:
Fabio Tombari (Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fano)
Stefano Marchegiani (assessore alla cultura e vicesindaco)
Piergiorgio Budassi (Presidente Archeoclub d’Italia sede di Fano)
Luciano De Sanctis (studioso di Storia locale)
Luciano De Sanctis.
“L’imponente porta di accesso a Fano romana, ingresso in città della Flaminia, è più nota coma Arco d’Augusto. Ciò è dovuto proprio alla sua studiata monumentalizzazione che la fa apprezzare al pari di un vero arco onorario o commemorativo.
La ricorrenza del bimillenario della morte del primo imperatore di Roma (19 agosto 14 d.C.) ha offerto l’occasione per ricordare l’avvenimento con la realizzazione del plastico dell’arco, monumento edificato, insieme a tutto il circuito difensivo, a spese di Ottaviano Augusto. Quel MURUM DEDIT alla fine dell’iscrizione sull’architrave ne è la riconferma.
Il trascorrere dei secoli e l’azione distruttiva dell’uomo con successive spoliazioni, hanno arrecato non pochi danni al monumento, a quel monumento che è sempre rimasto il simbolo stesso della città che andava inevitabilmente mutando.
Le attente misurazioni dell’edificio, le risultanze archeologiche anche recenti, sembrano consentire una ricostruzione del complesso come questa qui a fianco realizzata per l’occasione da Gianfranco Grandoni. Trattandosi di una elaborazione ricostruttiva, questa non ha la pretesa di essere unica e risolutiva. Poco o nulla sappiamo, ad esempio, del cavedium, di quella struttura, cortile d’armi, retrostante l’arco di ingresso.
La ricostruzione si è avvalsa dei recenti studi sul monumento sia per quel che riguarda i rilievi metrici (V. Purcaro) che per le proposte di restituzione degli elevati (P. Taus).”
Piergiorgio Budassi
“A conclusione della ricorrenza del bimillenario della morte di Ottaviano Augusto, l’Archeoclub di Fano propone un’ ulteriore occasione di conoscenza del patrimonio storico della città.
Dopo la mostra di grande successo “4 città unite da 4 archi” che in modo originale e per la prima volta ha consentito di conoscere le storie dei quattro archi augustei italiani superstiti, ora viene presentata una straordinaria opera artigianale, un plastico ricostruttivo che permette in un solo colpo d’occhio di apprezzare in tutti i dettagli l’arco d’Augusto.
Con un geniale quanto semplice meccanismo, il modello dell’arco così come si presenta oggi, si riappropria piano piano di tutte le parti andate perse durante il passare dei secoli per svelare compiutamente tutta la sua straordinaria monumentalità e armonia architettonica, capolavoro d’arte militare ma anche simbolo millenario della città di Fano.”