8 marzo, Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Interviene For.bici

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URBINO – “Urbino non è stata selezionata come capitale europea della cultura 2019 perché non possedeva una stazione ferroviaria funzionante? Singolare coincidenza: Matera, proclamata capitale europea della cultura per il 2019, ha una stazione ferroviaria dove non è mai partito e non è mai arrivato nessun treno. Nel 1986, quando le ultime littorine percorrevano i binari della Fano-Urbino, iniziavano i lavori per la Ferrandina-Matera: 29 km tra viadotti e galleria (11 km di lunghezza) spendendo la cifra complessiva di 270 milioni di euro. Più o meno quanto occorrerebbe per riadattare la nostra ferrovia!
E’ però vero che da Bari esiste un collegamento ferroviario (Ferrovie Appulo-Lucane) con Matera che copre il percorso di 70 km in 1 ora e 40 minuti: 42km/h come era la velocità media della Fano-Urbino. Ora Urbino è collegata con la stazione di Pesaro con autobus che impiegano 45 minuti: il problema è di aumentare le corse in particolare festive e serali.
La lentezza acuisce la suggestione dei paesaggi attraversati. La mia esperienza di vecchio ferro-ciclista che ha percorso buona parte dell’Italia abbinando i due mezzi – ricordo in particolare la Sulmona- Rivisondoli (m 1268 slm la più alta in Italia dopo il Brennero) – è che sono alle volte sceso dal treno assieme alla mia bici, prima ancora dell’arrivo, per gustare con le mie gambe la bellezza di tali percorsi. Penso che sia difficile mettere in contrasto due mezzi che naturalmente si attraggono come due innamorati; ci può riuscire solo la capacità tutta italica di portare tutto all’esasperazione polemica e quindi a un enorme dispendio di energie pur di non arrivare a una decisione definitiva.
Il 10 febbraio scorso il consiglio regionale in scadenza ha votato a favore di una mozione per chiedere la revoca della dismissione della linea Fano-Urbino. Questo dopo sentenze – ultima quella del 3/11/2014 del Presidente della Repubblica – che respingevano i ricorsi presentati. 27 anni di votazioni opposte da parte di consigli provinciali, regionali e comunali. 27 anni di dibattiti che hanno diviso in senso trasversale sinistra e destra: un miscuglio appiccicoso e paralizzante tra demagogia e nostalgia: è evidente che davanti alla domanda “Ferrovia o pista ciclabile?” il buon senso dice “Ferrovia!” Sulla quale si può caricare eventualmente la bicicletta.
Ma la domanda dopo 27 anni è: “Rendiamo fruibile a tutti questo corridoio di 50 km oppure nell’ipotesi migliore lo lasciamo ai rovi e nella peggiore lo facciamo a pezzi?”. Mi viene in mente il racconto biblico in cui la madre bugiarda preferisce far dividere in due il bambino dal re Salomone piuttosto che cederlo all’altra.
Un gran polverone per nascondere i veri problemi del trasporto pubblico regionale: sono state abolite dal 2012 quasi tutte le corse festive degli autobus, il collegamento ferroviario con Roma viaggia in gran parte su di un solo binario (da Milano a Roma con una distanza più che doppia si impiega un’ora in meno che da Fano o da Pesaro), gli stanziamenti per il trasporto ferroviario locale sono diminuiti negli ultimi anni del 78% e la regione marche è al terzultimo posto dopo Calabria e Sicilia come stanziamento procapite, l’aeroporto di Falconara ha una stazione ferroviaria proprio di fronte dove fermano pochissimi treni e di contro gli unici significativi investimenti da noi sono stati fatti sulla terza corsia autostradale!.
Per promuovere una mobilità diversa al passo con i tempi e rivolta a un futuro sostenibile occorre una visione complessiva, non settoriale. La soluzione non sarà nella richiesta mantrica di piste ciclabili o nella difesa ad oltranza di ferrovie tanto suggestive quanto poco utilizzate, ma in un quadro intermodale che comprende il corridoio adriatico, il trasporto pubblico su ferro e su gomma, il trasporto privato a piedi, in bici e, sempre meno, in auto.
Facciamo in modo che i rovi non coprano irrimediabilmente ricordi e speranze”.

Umberto Bernasconi
For.bici associazione per la mobilità sostenibile aderente
alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)

ferrovia  fano urbino

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